martedì 13 marzo 2012

..non è una gara a chi sputa più lontano....

non passa progetto, Settimana... giorno, che il PM/Cliente/ArtDirector di turno non salti fuori con una domanda del tpo:
"senti... $cliente ha chiesto se possiamo aggiungere una funzione totalmente inutile ma che anche youporn ormai mette a disposizione... tu la sai fare?!?!?"

se la so fare?!
siamo arrivati a questo quindi? Lo sviluppo di un'applicazione non è più una questione di specifiche, analisi, sviluppo, debug, ma una gara a chi sputa più lontano, chi ce l'ha più lungo, chi ha il cuggino più scafato??

mettiamola così
Sì, la so fare: e adesso?!?!
riapriamo le danze della scrittura delle specifiche e tu mi pagi la Change Request o facciamo come al solito?! Ma si figuri, venghino signori venghino, che alla fiera deì babbo morto c'è spazio per ogni minchiata!

Bisognerebbe che, una volta per tutte, ci si rendesse conto che il primo punto, arrivati alla fase di sviluppo di un qualunque progetto, non è se 'Si lo so fare' ma se "si può fare'
se ha senso per il progetto
per il business del cliente
per il business della mia azienda

Se il tuo stratacazzo di widget richiede 5 giorni di sviluppo c'è un problema di tempo: lo abbiamo?
in quei 4 giorni uno sviluppatore andrà pagato da qualcuno: c'è budget?
se almeno una di queste risposte è no, di pure al tuo cliente che lo faremo in fase 2




lunedì 27 febbraio 2012

...lo faremo in fase 2

il lasciapassare per la felicità e la tranquillità nei giorni immediatamente precedenti al rilascio in produzione, quando di solito il committente si accorge di aver cambiato idea per la centesima volta in un mese e di non poterti richiedere di far diventare un layout a 3 colonne di due senza che tu e tutto il team gli saltiate alla giugulare come in "True Bood".
Lui, a tutti gli effetti ci prova, ma basta dirgli queste 5 paroline che lui capisce che non c'è trippa per gatti.
Quello che non sa [a meno che non sia davvero navigato] che non esiste una fase due.
In dieci e più anni nel settore, non ho visto nessuna fase due, neanche una fase uno-e-tre-quarti, se per quello.
Tu metti il sito online, loro ti chiedono di integrare/sviluppare/modificare... tu gli fai il preventivo e loro all'improvviso scappano e non si fanno vedere per mesi, anni.

L'unica cosa che [a volte] funziona è un bel contrattino di manutenzione, con canone fisso e costi certi; in quel caso qualcosa provano a metterglielo dentro [il cosa e il dove varia dai rapporti di forza tra cliente e fornitore] ma la vera fase due di ogni sito/sistema/applicazione web-based è la fase uno di ogni nuovo sviluppo.

La fase due non esiste.

martedì 7 febbraio 2012

Back on Track

Ritrovare questo blog vivo dopo... anni è decisamente sorprendente.
Un pò come quando, diciamo, si rientra in ufficio dopo qualche giorno di influena e sembra che tutto ciò di buono che avevamo provato a mettere in piedi in termini di "best practice"  abbia avuto una sorte peggiore dell'influenza.
e dire che era una pessima influenza...

Non so che dire. Ci riprovo, sperando di avere maggior fortuna

venerdì 16 ottobre 2009

del SEO e dell'arte di arrangiarsi

ma perchè pagare un consulente quando ci sono tool molto più validi?!

martedì 25 novembre 2008

Framework o non framework?

Per buona parte della mia vita di programmatore ho coltivato, in gran segreto, il sogno di costruire "il" framework. Una quantità di codice che avrebbe fatto impallidire linus torwald, capace di gestire dal più semplice sito di contenuti fino a poter sostituire in toto l'intero SAP.
tutto in php e mysql
l'idea c'è ancora, ma le cantonate prese in questi anni e qualche interessante lettura sull'argomento, mi hanno fatto ricredere spostando non di poco il mio giudizio.
Sostanzialmente, scrivere framework, di qualunque tipo, va bene se:
  1. è il tuo hobby
  2. è il tuo lavoro
dove per hobby i tendo un progetto che si porta avanti a tempo perso, senza nessuna scadenza, con il solo scopo di costruire uno strumento che farà felice milioni di lavoratori e, perchè no, l'intero genere umano. Per 'lavoro' invece, intendo che non devo pensare e implementare un framework con lo scopo di utilizzarlo con l'applicativo che devo sviluppare e per il quale vengo più o meno lautamente pagato, poiché è quello il mio lavoro, non il framework.
il problema non è nel concetto di framework in sè, dopotutto io stesso ne utilizzo quotidianamente più di uno. La questione è che se fossero una specie vivente si potrebbe tranquillamente associarli ad un qualche tipo di virus, o fungo.
Il semplice concetto di Framework lo dimostra: una quantità più o meno estesa di codice che se ne stà lì, inerte, in attesa di fare potenzialmente qualunque cosa. Tutto questo codice, però necessita di tempo e risorse che spesso non abbiamo. E quello che era iniziato con un 'potremmo iniziare con una struttura che ci permetta di fare facilmente la tal cosa senza iniziare ogni volta da zero' diventa un grasso bambino di 120 kili che va a ballare allegramente sullo scroto del programmatore che non sa più cosa fare perché, dopotutto, ci ha messo dentro tanto di quel tempo e tante di quelle energie che gli spiacerebbe disfarsene, anche se di solito finisce che di 10.000 linee di codice alla fine realmente utili [e realmente utilizzabili] ce ne sono un centinaio al massimo.
A guardar bene, i framework che funzionano meglio nascono in maniera opposta: si scrive il programma, ed alla fine se ne estrapola quella parte che più facilmente si potrà riutilizzare, magari inserendo qualche miglioria di carattere estetico/funzionale [senza farsi prendere dalla febbre del Framework]. Alcuni dei migliori framework sono nati così: Ruby on rails e prototype sono i primi che mi vengono in mente e soltanto in un secondo momento quando è stata provata sul campo la loro validità, sono diventati progetti a sè stanti. dove, appunto , qualcuno ne ha fatto il proprio lavoroInserisci link

giovedì 13 novembre 2008

http://seeds.workingbeta.com/

un pò di codice.. roba buona, fatta in casa!
dateci un occhio, e fatemi sapere

lunedì 10 dicembre 2007

PrIceless!!!




Trovata su Slashdot... chi ci ritrova perfettamente descritto il proprio lavoro?!?!?

Giurin Giuretta...

un simpatico articolo segnalatomi dagli amici di PeopleForFun: una classifica delle 10 bugie più frequentemente raccontate dai clienti.... a chi non è mai capitato di sentirsi dire 'ma sì, tanto noi non abbiamo bisogno di un contratto, tra veri uomini basta la parola'.
A parte che non sono un confetto di lassativo... mi fa venire in mente un antico (?) proverbio cinese
"se tu pagare come dico io, io lavorare come dici tu, se tu pagare come dici tu, allora io pagare come dico io"